In cosa consiste il particolato condensabile?

Immaginate di essere fermi a un semaforo rosso e che di fronte a voi ci sia un’autovettura diesel, abbastanza recente da essere provvista di filtro antiparticolato per tali motori.

Quando scatta il semaforo verde, quest’auto accelera decisamente e una nuvola di fumo fuoriesce dalla sua marmitta.

Ciò significa che quel filtro è guasto?

Probabilmente no: una spiegazione più plausibile è che il fumo che vi sta soffocando sia particolato condensabile.

L’espressione particolato condensabile fa riferimento a sostanze che hanno forma gassosa alle temperature presenti in un ambiente caldo (per esempio, in una canna fumaria, in un camino o in un forno) ma che passano allo stato liquido o a quello solido quando raffreddano, portandosi a temperatura ambiente. Esempi di ciò includono il gasolio, i grassi e gli oli presenti nel cibo ma anche i catrami legnosi quali il creosoto.

Il punto fondamentale del particolato condensabile è che non è catturabile in un filtro alla temperature del processo in corso in quanto a questo punto è costituito da gas – e i gas attraversano i filtri.

L’altro tipo di particolato è noto come ‘particolato filtrabile’ e, se si aggiunge il particolato condensabile a quello filtrabile, si ottiene il particolato totale.

Gli addetti al settore della qualità dell’aria tendono a rivolgere la loro attenzione al particolato totale mentre le regolamentazioni riguardanti forni e bolier a legna (in Europa) definiscono come particolati quelli filtrabili a temperature elevate.

I gas che successivamente condenseranno in particolati sono inclusi in una diversa categoria di inquinanti, noti come ’COV’ (composti organici volatili).

Comprendere la natura del particolato condensabile è essenziale allo scopo di decidere come abbatterlo. Le tecnologie che si affidano alla filtrazione non funzioneranno, a meno che i gas non vengano raffreddati fino a condizioni quasi ambientali prima di essere filtrati.

In atto, la migliore tecnologia per abbattere il particolato condensabile è il convertitore catalitico per ossidazione, che ossida i gas organici in diossido di carbonio e acqua prima di poter raffreddare e condensare.

La maggioranza delle stufe a legna emette più particolato condensabile che non del tipo filtrabile e, nel caso della cottura, sostanzialmente tutto il particolato prodotto è del tipo condensabile. Pertanto, impiegare una tecnologia di post-trattamento del gas dei condotti, efficace nell’abbattere il particolasto condensabile è la maniera ideale per migliorare la qualità dell’aria locale dove la cottura e il riscaldamento di biomasse sono le fonti delle emissioni.