Le stufe a legna dovrebbero essere vietate nelle città?
Negare che bruciare legna nelle case emetta sostanze dannose per la salute umana è impossibile e ciò porta a richieste di messa al bando delle stufe a legna nelle città. Tuttavia, noi dissentiamo da questa posizione per diversi motivi:
1) Nelle città, solo una piccolo proporzione di persone brucia legna. Molti vivono in appartamenti sprovvisti di camini e, quindi, installare stufe a legna non è neppure pensabile. Tutti hanno accesso a fonti di energia quali il gas o l’elettricità, mentre la legna da ardere non è tanto facilmente reperibile nelle aree urbane, per cui bruciare legna non è una fonte di calore convenzionale.
2) Vietare le stufe a legna è una soluzione semplicistica del problema dell’inquinamento atmosferico, che non fa nulla per incoraggiare gli sviluppi tecnologici.
3) I problem legati al fumo della legna bruciata sono spesso più gravi nelle aree rurali, dove una larga proporzione di residenti si avvale della legna da ardere per ottenere il proprio riscaldamento domestico. Vietare le stufe a legna in quelle città non aiuta questa gente e provare a fare lo stesso nelle aree rurali sarebbe inaccettabile, soprattutto se si ricordano i recenti timori legati alla sicurezza energetica.
Un approccio migliore alla riduzione dell’inquinamento da stufe a legna è di attenzionare la tecnologia e le regolamentazioni.
Oggigiorno, le nuova stufe a legna nell’UE e negli U.S.A. devono essere conformi alle regolamentazioni Ecodesign, entrate in vigore nel 2022. Tuttavia, si tratta di norme estremamente poco ambiziose. Un bravo ingegnere può facilmente progettare una stufa che ha emissioni inferiori alla metà di quelle consentiti da Ecodesign, ma occorrono regolamentazioni incentivanti impegnative. Vi sono anche tecnologie che potrebbero ammodernare le stufe esistenti, come i convertitori catalitici. Per incoraggiare il consumatore a installare siffatti prodotti occorre un approccio di tipo ‘carota e bastone’ – incentivi finanziari se ammoderna la propria stufa e penalità se non lo fa.
Un cambiamento aggiuntivo nell’approccio richiesto per ridurre le emissioni delle stufe a legna è che coloro i quali mettono nero su bianco gi standard applicabili ai nuovi prodotti siano un po’ meno moderati. Per esempio, ai sensi delle regolamentazioni Ecodesign, i convertitori catalitici sono consentiti purché non tutti i gas dei condotti li attraversino. Ciò ovviamente ne limita l’efficacia e ci ricorda di quando le autovetture fecero la loro prima apparizione e un uomo con una bandiera bianca in mano dovette camminare di fronte ad esse. I convertitori catalitici sono in uso nell’America del Nord da oltre 30 anni nelle stufe a legna, con il 100% del gas di condotto che li attraversa: se ciò fosse rischioso, di certo lo sapremmo già.