Misurazione degli agenti inquinanti emessi dalle stufe a legna
Misurare le emissioni di una stufa a biomassa è una vera e propria disciplina e, per tale motivo, anche i produttori piuttosto importanti di stufe tendono a usare laboratori esterni dotati di attrezzature adeguate allo scopo.
Una delle complicazioni è che, per le misurazioni ripetibili delle emissioni, è necessario conoscere l’output termico della stufa nel corso del test – ma quantificarlo è piuttosto difficile.
Inoltre, misurare i composti gassosi organici (OGC) richiede l’uso di uno strumento detto rilevatore dell’ionizzazione delle fiamme, che è costoso e che richiede una persona addestrata per utilizzarlo.

Diverse sono le procedure di misurazione utilizzate nel mondo, il che significa che è difficile confrontare i risultati delle emissioni delle stufe da un sistema regolamentare a un altro.
La maggiore differenza si rileva dal modo in cui i particolati sono definiti nell’UE. Nell’UE, i particolati sono quantificati in base al metodo del filtro caldo, il che significa che essi includono solo sostanze che sono nella fase solida o liquida all’elevata temperatura del filtro (normalmente 180OC).
I catrami legnosi che troviamo nella fase gassosa a questa temperatura sono definiti come ‘OGC’ (composti gassosi organici), anche se, quando raffredderanno a temperatura ambiente, condenseranno e diventeranno particolati. Di converso, nell’America settentrionale, i particolati sono quantificati usando il metodo del tunnel di diluizione, che prevede il raffreddamento del gas del condotto fino alla temperatura ambiente prima di effettuare la misurazione.
Ciò porta a una definizione dei particolati che si lega maggiormente a quella utilizzata dagli scienziati nel settore della qualità dell’aria.
Attualmente, la maggior parte delle regolamentazioni include ancora dei limiti alle emissioni del particolato su base gravimetrica (ad esempio, la massa contenuta in un metro cubo di gas nel condotto).
Tuttavia, dato che gli effetti dei particolati sulla salute dipendono dalla loro grandezza, laddove la più piccola è la più pericolosa, sono in corso tentativi volti a introdurre regolamentazioni che prevedono limiti al numero di particolati consentiti.